Ecoreati: con la legge 68/2015 i delitti ambientali diventano penali

2A group segnala che dal 29 maggio 2015 è in vigore la Legge n. 68 del 22/05/15 recante “Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente”.

Questa importantissima riforma, introduce nel codice penale un intero titolo (VI bis) dedicato ai “Delitti contro l’ambiente”, punendo con la reclusione e con multe pecuniarie:
 

  • Inquinamento ambientale
    Chiunque abusivamente cagiona una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo e del sottosuolo o di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna. Sono previste aggravanti nel caso dall’inquinamento ambientale derivi ad una o più persone una lesione personale o se commesso in un’area protetta o sottoposta a vincolo o in danno di specie animali o vegetali protette.
     
  • Disastro ambientale
    Chiunque cagiona un disastro ambientale come un’alterazione irreversibile dell’equilibrio di un ecosistema, la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali o l’offesa all’incolumità pubblica. Il disastro ambientale è aggravato ove commesso in un’area protetta o sottoposta a vincolo o in danno di specie animali o vegetali protette.
     
  • Traffico e abbandono di materiale di alta radioattività
    chiunque cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta, procura ad altri, detiene, trasferisce, abbandona o si disfa illegittimamente di materiale di alta radioattività; la pena è aggravata se dal fatto deriva pericolo di compromissione o deterioramento di acque, aria, suolo e sottosuolo, ecosistema, biodiversità, flora e fauna.
     
  • Impedimento del controllo
    L’impedimento del controllo ambientale,  negando o ostacolando l’accesso ai luoghi, ovvero mutando artificiosamente il loro stato.
     
  • Omessa bonifica
    Si prevede che il giudice disponga a carico del condannato il ripristino dello stato dei luoghi.

 

La riforma degli ECOREATI riporta, inoltre, modifiche allo stesso Testo Unico Ambientale D.Lgs. 152/2006 con l’aggiunta della Parte VI bis sulla “Disciplina sanzionatoria degli illeciti amministrativi e penali in materia di tutela ambientale” (introducendo un procedimento per le sanzioni relative alle violazioni ambientali di natura contravvenzionale che non hanno cagionato né un danno, né un pericolo concreto ed attuale all'ambiente, che dispone estinzione delle contravvenzioni a seguito dell’adempimento da parte del responsabile della violazione di una serie di prescrizioni e del pagamento di una somma di denaro) ed al D. Lgs 231/2001 (in particolare all’art. 25-undecies, recante i reati presupposto ambientali che fanno scattare la responsabilità della persona giuridica).

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